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November 1998
1998 – Sabato 28 Novembre –
O ESTADO DE S. PAULO-
CULTURA – CADERNO 2 - Seconda parte
Voz ardida sediziu juventude com cançoes de amor e
alguma rebeldia.
Burning voice, has seduced the youth with love songs and some rebellion.
Copper - blonde, petite, looking for crafty rascal, she came to create a common language among its fans, wich gradually incorporate words in Italian just only for imitate their Muse from Turin.
Bionda rame, minuta dall’aspetto di monello smaliziato, arrivò a creare un linguaggio tra i fans, i quali, via via, incorporavano parole in italiano solo per imitare la loro Musa di Torino.
Nel corso della storia, i modi per utilizzare un martello hanno variato di molto.
Per Nietszche, era necessario filosofare con lui. Quando il trio pseudo- impegnato di Peter, Paul and Mary cantava “ If I had a hammer “( It’s a hammer of justice, it’s a hammer of freedom “, serviva per cambiare il mondo, per migliorarlo, ma già Rita Pavone esigeva – urlando il suo “ Datemi un martello “, versione italiana della stessa canzone – , di fracassarlo sulla testa di una smorfiosa dagli occhi dipinti che ballava con il di lei innamorato ad una festicciola.
Certamente quella fu un' esplosione di lava bollente, e il mondo infatti cominciò subito a strattonare le proprie braccia al ritmo di swim, un ballo creato dalla piccola biondoramata di Torino, la quale, sbraitava contro il suo giovane innamorato infedele dall’alto del suo metro e 49 centimetri e
42 chili di peso - una Twiggy ante litteram - e con quella sua inimitabile vocina ardita ( oops ! mi perdonino tutte quelle infinite covers che spuntavano cantando da ogni angolo ) che non corrispondeva affatto al suo aspetto di ragazzino smaliziato.Quale strumento di integrazione dei popoli, Rita non si interessava affatto di politica. Lei preferiva parlare d’amore, seducendo la gioventù con il suo carisma di maschiaccio.
Figlia di un operaio della Fiat, cominciò a cantare all’età di 6 anni, e a 11 fece le sue prime apparizioni in teatrini di periferia della città industriale italiana. Nel 1962, a dispetto delle ire paterne, giocò la sua carta per uscire dall’anonimato partecipando alla prima edizione del “ Festival degli Sconosciuti “ ad Ariccia, nei pressi di Roma.
Sembrava una miniatura di donna. Magrissima e ben lontana dalla opulenza ideale di una Sophia Loren. Ma il pubblico fu galvanizzato dalla sua energia. Nelle sue prime incisioni, arrivò a vendere 3 milioni di copie cantando tre soli brani: " Come te non c’è nessuno ", " Alla mia età " e " La partita di pallone" .
E siccome squadra vincente non si cambia, Rita, sapientemente conoscitrice dello spirito dell’epoca, ha allora radicalizzato la sua immagine: si è tagliata i capelli corti corti, e ha indossato stivaletti e camicie di taglio maschile con le bretelle - e assicura di aver fatto tutto questo di testa sua - , e saltando e ballando come una pazza ,dallo swim al see - saw ( quest’ultimo definito come un twist all’italiana ), la Pavone fu la diva di una gioventù neanche tanto
traviata da quegli anni incredibili per chi sapeva dire qualche cosa in italiano,anche se era solo cuore. La maggior parte,di preferenza.
Definita la “ fidanzatina d’Italia “, Rita arrivava a ricevere più di 4mila lettere al giorno da ammiratori impazziti per lei ( era, dopotutto, il tempo dell’entusiasmo per eccellenza di un pubblico al di là di ogni ragionevolezza .) I più fanatici collezionavano le frasi della giovane artista arrivando a creare un dialetto “ pavonese “ con esclamazioni senza senso come “ geghegè “, parola che significava tutto e niente, e che fu creata appositamente dalla regista Lina Wertmüller per una canzone di Rita.
Ma non c’era solo quello. C’erano segni di mutuo riconoscimento di tipo quasi massonico che identificano quelli che andavano pazzi per la Pavone, come, ad esempio, l’ aggiungere “ fortissimo “ ( un altro titolo di una canzone della cantante ) ad un semplice ‘ buongiorno ‘; o ancora, chiudere le lettere con un “ scrivi “ , anche questa una citazione profondamente significativa , a dimostrazione che il tuo utente conosceva bene la celebre ballata pavoniana.
Nel 1964 venne a visitare il Brasile, e vi ritornò nel 1965, ‘68 e ‘70, e più tardi, nel 1987. Nel suo primo viaggio ai tropici, Rita mise a fuoco e fiamme il Teatro Record di San Paulo, e fece “ dondolare “ con i suoi twist un Paese che ancora conosceva poco e male lo yè yè.
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