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June 1964
Cronaca dell’ incontro tra Rita Pavone e il Presidente dell'Argentina, Arturo Illia alla Casa Rosada.
Se n’è andata Rita Pavone.
E con lei, uno dei più straordinari “ fenomeni “ di attrazione popolare. Nessun idolo giovanile ha destato una attrazione simile fra il fanatismo della gioventù della ( urlante ) “ nueva ola “ ( new wave ). Durante il suo fugace passaggio a Buenos Aires, Rita è stata scortata da legioni di fans che stipavano con la loro inquieta e rumorosa presenza, tutte le sale e gli studi televisivi dove si esibiva la “ urlatrice “ maxima. Elogiata, criticata e discussa, la Pavone ha a suo credito – tuttavia- il valore indiscusso di una fenomenale e straripante personalità, e si dà interamente al suo pubblico senza fatica e senza risparmio alcuno. Al di là dei suoi valori artistici – che possiede - questa è stata la sua virtù maggiore.
Rita con il Presidente
La mattina di venerdì 19 giugno, c'è stata una variante singolare nel rigido protocollo direttivo delle attività della Casa del Governo . ( leggi : Casa Rosada ) Nel libro delle udienze del rappresentante primario, Dottor Arturo Illia, e prevista per le ore 9.00 del mattino, c’era una riunione molto particolare:non si trattava di una delegazione di petrolieri, né tanto meno di una giunta di preoccupate casalinghe, né ancora meno di una intervista straordinaria con il Gabinetto Nazionale. Niente di tutto questo. Il libro annunciava la presenza di una figura minuta che già da una settimana stava rivoluzionando il mondo dello spettacolo: Rita Pavone.
Rita con Presidente degli argentini. E così è stato : assai più tardi dell’ora annunciata – alle 11.15 – il parsimonioso Dottor Illia baciava la fronte della lentigginosa “ urlatrice “ che non ha potuto reprimere la sua emozione…
Grata e breve riunione
Rita è arrivata all’ufficio del Presidente con una fisionomia diversa: non indossava i suoi tradizionali pantaloni alla cavallerizza, né il cappellino da fantino, né le sue stravaganti bretelle. Vestiva un semplice abito a quadretti ( una gonna ! Incredibile ! ); scarpe tipo ballerina e il suo cappotto di ocelot dal quale non si separa mai. Inoltre, era ben pettinata ( e anche questo è incredibile ! ).
La accompagnava il suo scopritore, manager e finanziere, Teddy Reno, e come sempre, la mamma.
Il Presidente e “ l’urlatrice “ hanno chiacchierato cordialmente durante 15 minuti scambiandosi scherzi e sorrisi. Con l’occasione, lei ha chiesto al Dottor Illia il di lui personale intervento per rimettere in libertà un ammiratore spericolato, di soli 13 anni, che, alle 6.30 del mattino, si era introdotto nella sua “ suite “ dell’ Hotel Alvear per ottenere un autografo extra ufficiale.
Poi, si sono invertite le situazioni: Arturo Illia ha regalato alla Pavone delle foto autografate con la sua effigie. Per la prima volta Rita riceveva quello che lei dà a migliaia tutti i santi giorni....
Il primo “ NO “ di Rita.
Durante la trasmissione di un popolare programma televisivo ( di quelli che, a causa della lunga durata vengono definiti “ TIR “ ), fu invitato Teddy Reno, ma l’attenzione dei cento giovani presenti in studio sperava in una possibile visita da parte della creatrice de “ La partita di pallone “. Teddy annunciò al pubblico che la “ urlatrice “ stava riposando, però i fans non si diedero per vinti. Al grido di : Rita ! Rita ! reclamarono insistentemente la presenza della cantante. Allora Teddy, rivolgendosi allo schermo, disse : Rita, se stai vedendo questo programma, ti chiedo per favore di venire qui “.
La speranza si fece strada tra i ragazzini, ma Rita Pavone non si è fatta vedere nè lì nè nei dintorni . Anche gli idoli riposano….
Ciao, ciao bambina.
L’ultima esibizione di Rita Pavone ha avuto luogo nei saloni del “ Centro Montañes “, tradizionale club danzante che Escala Musical possiede nella Calle Jorge Newbery del quartiere Colegiales.
Le ridotte dimensioni del luogo, hanno reso ancora più impressionante la performance. Sin dalle prime ore del pomeriggio, migliaia di fans in agguato attendevano l’arrivo della ragazza del twist, e si è reso necessario inviare un cordone di polizia per assicurare l’ ordine.
Il quartiere, di tipo residenziale e solitamente silenzioso, è stato scosso fino alle fondamenta, e Rita Pavone ha lasciato, nell’ambito del Centro Montañes, un’altra dimostrazione della sua stupefacente vitalità, cantando e ballando fino all’alba. Lì, alla pari con il programma televisivo realizzato poche ore prima, Rita Pavone ha proposto le sue canzoni e i passi di un nuovo ballo mescolandosi tra il pubblico con il rischio che il suo esile corpicino soffrisse di qualche impatto entusiastico di troppo.
Se n’è andata così com’è arrivata.
Pantaloni, cappellino e bretelle. E molti doni nelle mani.
Né l’ora mattutina e neppure la distanza son serviti da ostacolo perché la legione di ammiratori evitasse di inondare l’aeroporto internazionale di Ezeiza con le loro grida.
Infine, intorno alle 10.00, la poderosa macchina ha intrapreso il suo viaggio…
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